Mattina. Esterno giorno. Salgo in macchina. Rumore di portiera che si chiude. Avviamento, rumore motore. Radio che suona. Retromarcia e via, si parte. Ma guarda ste macchine, sempre ad intralciare il traffico, maledetta pasticceria. Cazzo, lo vedi che c’è lo stop? Vieni più in qua già che ci sei, dai! Ogni mattina la stessa storia. Oggi devo anche andare dal commercialista, quindi via nel traffico del paese. Cazzo ma tutti fuori ora?
E ora che c’è? un furgone fermo? vabbè dai, deve scaricare…ma perché non scorre dall’altro senso? aspetta, ma che fa quello? ma cazzo, contromano, parcheggia nell’unico buco libero sulle strisce e di traverso e ferma il traffico noncurante che tutti gli suonino contro. Che gente di merda che c’è in giro però!
Ehi, un momento. Quella macchina bianca la conosco. Ora infamo il tipo che ne esce (nel frattempo ho superato il furgone, finalmente).
Eccolo, capelli bianchi, sulla settantina, il classico prepotente della strada.
A stron…ciao babbo, bel parcheggio stamattina eh!
Via, vado dal commercialista. Ciao.